Après la mort de deux vendeurs ambulants sénégalais tués par un militant d'extrême droite à Florence, environ 200 personnes, dont une majorité de Sénégalais et de proches des victimes ont marché dans le centre de la ville italienne aux cris de «Honte! Honte!» et «Racistes». D'autres ont prié devant la cathédrale. Le maire de Florence, Matteo Renzi, qui a reçu une délégation de Sénégalais, a annoncé une journée de deuil dans sa ville ce mercredi 14 décembre.
Les Sénégalais à Florence en Italie ont manifesté pour exprimer leur colère après la mort de deux de leurs compatriotes, des vendeurs ambulants sur des marchés de la ville, tués par balles, par un militant d'extrême droite, qui a blessé trois autres Sénégalais avant de se suicider.
Interrogé par RFI, l’ambassadeur du Sénégal en Italie Cheick Saadiou Fall a fait part de sa consternation et affirme que c’est un meurtre raciste.
27 Commentaires
Teuy
En Décembre, 2011 (16:15 PM)Golo
En Décembre, 2011 (16:16 PM)Wade
En Décembre, 2011 (16:17 PM)He
En Décembre, 2011 (16:22 PM)Sn
En Décembre, 2011 (16:23 PM)Babacar
En Décembre, 2011 (16:26 PM)Triste
En Décembre, 2011 (16:26 PM)Modou Modou
En Décembre, 2011 (16:30 PM)Omzo
En Décembre, 2011 (16:34 PM)Galsen Fraction D'élite
En Décembre, 2011 (16:42 PM)Jesuie
En Décembre, 2011 (16:50 PM)Raja
En Décembre, 2011 (16:55 PM)Suvenirs
En Décembre, 2011 (16:56 PM)+ Opzioni avanzate
C' E' L' ACCORDO A FIRENZE I NERI NON DIGIUNANO PIU'
Repubblica — 17 marzo 1990 pagina 4
FIRENZE Lo sa che vogliono fare? Quelli li vogliono mandare qui la notte. Noi non ci stiamo. E' tre anni che si subisce. Se arrivano, noi si resta aperti fino a mezzanotte. E' un fiume di parole, un boato quello che investe l' onorevole Giorgio La Malfa non appena si affaccia dentro le logge del Mercato Nuovo, le logge del Porcellino come le chiamano i fiorentini per una bellissima fontana di Pietro Tacca che raffigura, in realtà, un cinghiale. Quelli sono gli ambulanti senegalesi. Proprio sotto questo loggiato cinquecentesco, un tempo celebre per la vendita dei cappelli di paglia, nascerà un mercatino notturno per i senegalesi. Altri tre diurni saranno sistemati nei pressi di piazza Pitti, di piazza Santa Croce e sui lungarni. E il porcellino di notte ha sbloccato il caso Firenze. Alle 21 di ieri ha convinto i 108 senegalesi che lunedì avevano cominciato lo sciopero della fame a fermare la protesta. Lasciano piazza San Giovanni. Con il sindaco di Firenze, il socialista Giorgio Morales, ha trattato l' ambasciatore del Senegal Youssouph Baro. Ha ottenuto molto il diplomatico. Tra l' altro anche un rimborso per i senegalesi che hanno partecipato alla manifestazione. Il Comune pagherà loro una settimana d' albergo: i guadagni che sono saltati. Morales ha già firmato un' ordinanza valida un anno. La farò rispettare ad ogni costo, ha affermato. L' accordo è stato siglato in gran fretta. Ai malori, agli svenimenti dei manifestanti si sono infatti aggiunte dure dichiazioni del capo della polizia Vincenzo Parisi. Nella zona calda della città Ci predisponiamo a valutare se ci sono le condizioni di legge perché gli ambulanti possano rimanere in Italia, accerteremo se quelli di Firenze dispongono o meno delle regolari autorizzazioni comunali, ha annunciato in un' intervista al settimanale Epoca. E' quello che chiedono gli ambulanti fiorentini che preparano una nuova guerra. Non accettano le decisioni del sindaco. E quando vedono il segretario del partito repubblicano che a piedi passeggia nella zona calda della città si avvicinano, gli stringono la mano, si congratulano. Riversano su La Malfa i problemi, le angosce. Accusano i senegalesi: non sono delle vittime, sono dei prepotenti. Ma perché devono fare gli ambulanti?. L' esponente repubblicano si aggiusta la giacca, riflette un attimo. Certo che mettere accanto abusivi e legali crea uno squilibrio. La situazione è stata fatta crescere in modo illegale, replica e spara la prima bordata contro la legge Martelli. E' una pessima legge, sentenzia. E' preoccupato per le mille tensioni che avverte, sente il pericolo che nasce dall' arrivo del segretario del Msi Pino Rauti, oggi nel capoluogo, preceduto dallo slogan la città è tua, difendila. Teme scontri tra opposte fazioni tanto che lancia un appello per isolare fascisti e autonomi. E continua a puntare il dito sui problemi legati all' arrivo di migliaia di extracomunitari. Guarda soddisfatto un' intervista rilasciata da monsignor Ersilio Tonini, vescovo di Ravenna, favorevole a regolare l' ingresso degli immigrati. E la richiesta di introdurre i visti avanzata dal vicepresidente del Consiglio la considera un risultato positivo della sua battaglia anche se resta convinto della necessità di chiudere le frontiere agli extracomunitari, fino a quando non saranno sistemati quelli che già si trovano in Italia. Lo ripete più di una volta in questa giornata fiorentina, lo dice anche ai rappresentanti dei senegalesi. Li incontra in piazza Duomo e il colloquio non è facile. Non posso esprimere solidarietà, sono venuto a informarmi, spiega La Malfa. Alioune Gueye e Aly Baba Faye ribattono duramente: ma quali informazioni. In Italia il razzismo si sta organizzando in movimenti politici. Nelle comunità africane Nelle comunità africane la tensione è alta. La partita si gioca su più livelli e non è più in discussione il razzismo di Firenze anche se c' è stata una condanna del parlamento europeo che La Malfa giudica offensiva, superficiale, affrettata. Le proposte del sindaco Morales che, oltre alle piazze per i mercatini, offre nuove infrastrutture, posti di lavoro, corsi di formazione professionale (due miliardi è lo stanziamento), sono state accettate dagli extracomunitari. Ma sono ancora da superare le resistenze dei commmercianti, degli ambulanti fiorentini. Sono le categorie che stamani incontreranno il sindaco che ieri sera davanti all' ambasciatore del Senegal Youssouph Baro s' è quasi dovuto arrendere. Il rappresentante del governo africano aveva portato una lettera del ministero degli Esteri italiano. E' datata 12 maggio 1989 e parla della reciprocità di trattamento per l' esercizio dell' attività commerciale. Ha mostrato la corrispondenza intercorsa con Massimo Bogianckino, fino all' agosto del 1989 primo cittadino del capoluogo toscano. La questione delle piazze non è nuova, è da un anno che me ne occupo e a Bogianckino avevo chiesto ufficialmente di applicare questa legge, aggiunge Baro che ai senegalesi di piazza San Giovanni ha portato la propria solidarietà e quella dell' onorevole Claudio Martelli. E il vicepresidente del Consiglio continua a giocare un ruolo centrale in questa Firenze che è diventata un laboratorio nazionale per i problemi dell' immigrazione. Sollecitato dal sottosegretario all' interno Valdo Spini, assessore alla cultura del comune di Firenze, ha scritto una lettera al ministro del Tesoro Guido Carli chiedendo l' emissione del decreto che ripartisce tra le regioni i fondi necessari per creare centri di accoglienza per gli extracomunitari. - di PAOLO VAGHEGGI
Zeus
En Décembre, 2011 (16:59 PM)Zaz
En Décembre, 2011 (18:19 PM)Matay
En Décembre, 2011 (18:34 PM)Abdou Salam
En Décembre, 2011 (18:37 PM)Clefducoeur
En Décembre, 2011 (18:54 PM)Abraham71
En Décembre, 2011 (18:57 PM)Seven
En Décembre, 2011 (19:51 PM)CE VAUXRIEN N'A JAMAIS TRAVAILLE DANS SA VIE IL N'A PAS DE FAMILLE
EN SOMME C'EST UN DES MILLIER PARASITES ITALIENS IL N'A JAMAIS FAIT QUELQUE CHOSE
POUR SON.ILSE DIT ASINI SKIN DIVERS DES NAZISKIN (ARIEN) C'EST SEULEMENT UN FRUTE QUI SE HAI
ALORS J'ESPERE QUE M23 SE MOBILISE AVEC LES ETUDIANT A FAIRE UNE GRANDE MANIFESTATION
DEVANT L'AMBASSADE ITALIENNE POUR PROTESTER PACIFIQUEMENT CETTE DRAME BARBARE ET INCIVILE
Baka
En Décembre, 2011 (22:28 PM)Modou-modou
En Décembre, 2011 (23:00 PM)Soldat Rose
En Décembre, 2011 (00:02 AM)J'encourage donc tous mes freres noirs et arabes vivant en europe et particulierement au sud de l'europe, de ne pas se laisser abattre par ces cancereux du coeur car nous sommes là que pour de nobles causes Nous; et nous accueillons tous le monde chez nous avec un grand sourire, Nous.
Laissons ces basses oeuvres aux laches qui tire sur nous alors qu'on ne fait que travailler et donc participer à leur developpement meme s'ils ne veulent pas le reconnaitre.
Nous devons aussi nous battre dans nos pays d'origine pour chasser tous ses "esclaves" qui nous dirigent et nous force à l'errance hasardeuse das des terres particulierement hostiles, nous sommes des soldats desarmés qui affrontons quotidiennement des adversaires armés, mechants et laches par la faute de nos carpettes de dirigeants.
L'AFRIQUE N'EST PAS PAUVRE, MAIS APPAUVRIE!
DU COURAGE MES CHERS FRERES ET SOEURS DE SANG, QUE NOTRE SANG ABBREUVE LE SILLON DE LA HAINE POUR LE PURIFIER!
Jo
En Décembre, 2011 (01:23 AM)Baba
En Décembre, 2011 (06:56 AM)Youssou3
En Décembre, 2011 (12:39 PM)Matar
En Décembre, 2011 (20:14 PM)Participer à la Discussion